gerrard-wax

L’errore di Steve

Il calcio spiegato a Pjotr ep.01

Vedi Pjotr, nella vita come nel calcio si fanno un sacco di cazzate. Da questo punto di vista ti posso già garantire che in qualità di tuo padre costituirò un esempio duraturo e luminoso a cui potrai sempre orgogliosamente ispirarti, ricco di aneddoti purtroppo incancellabili, ultime parole famose, scene imbarazzanti.

Tanti sbagli li farai anche tu, figliuolo.

L’ingombro fastidioso di alcuni errori riesci a scrollartelo di dosso con tutto il carico di delusione e senso di colpa che si trascinano dietro: se sei bravo a forza di risultati, se sei paziente semplicemente lasciando passare il tempo, se sei esterofilo espatriando. Drogarsi secondo me funziona meno, ma poi dipende.

e il buddhista l'ha svirgolà

e il buddhista l’ha svirgolà

Altre volte, quando la posta in palio è alta, l’errore è più difficile da dimenticare. Pensa al logoro ma sempiterno esempio di Roberto Baggio e al suo rigore sbagliato a Pasadena, nella finale dei mondiali USA 94. Ci fu chi per lui cercò un riscatto letterario, il Divin Codino trovò consolazione nella fede buddhista. Il suo capo chino è rimasto nell’immaginario calcistico nazionale più impresso delle lacrime di Baresi, molto più delle cappelle di Serena e Donadoni dal dischetto nella semifinale di Italia 90. Nessuno voleva essere Baggio il giorno dopo quella finale. 

Nessuno vorrebbe essere Steven Gerrard adesso.

nemmen il sole che batte sul campo di pallone

“the happy street” alla fine di Ironside Street, Huyton dove la leggenda di Gerrard ha avuto inizio

Sei unanimemente riconosciuto come uno dei più completi calciatori britannici, uno dei maggiori talenti viventi e di tutta la storia del calcio inglese, sei da più di dieci anni il capitano del Liverpool, club per cui fa il tifo da sempre tutta la tua famiglia working-class. Sei stato nominato dalla regina di Inghilterra membro dell’Ordine dell’Impero Britannico, c’è una tua statua di cera al Madame Tussauds, persino la tua autobiografia si è aggiudicata un premio come libro sportivo dell’anno quando è uscita nel 2007. Sei l’ultima fra le bandiere di una società gloriosa che per te non è solo una squadra di calcio ma è casa tua, la tua passione, sono 24 anni della tua fottuta vita con quei colori addosso. Certo qualche cazzata l’hai fatta anche tu, per non parlare dei tuoi imbarazzanti parenti. Ma hai carattere e classe cristallina, sei un leader, un combattente che si è fatto strada dalla periferia e non ha tradito i Liverpudlians nemmeno davanti a tantissimi soldi, sei l’idolo indiscusso della Kop, la curva dell’Anfield, hai vinto tanto, quasi tutto.

Però ti manca il trofeo più importante, la Premier.

A 34 anni sei quasi arrivato alla fine della tua lunga e brillante carriera. Questo era l’anno buono, c’eri quasi. Finale di League con i Reds in testa alla classifica, Manchester City tenuto a distanza di sicurezza, pregustavi già il perfetto istante dell’uscita di scena, un attimo dopo aver centrato la vittoria agognata, per entrare da gigante nel Pantheon dei Reds. Ci entrerai lo stesso, certo. Ma forse con quella macchia, senza il campionato in bacheca. Forse il sogno sfuma proprio all’ultimo minuto. Per colpa tua.

 

and if a double decker bus crashes into us

le zone del campo coperte dai giocatori del Chelsea nella partita vinta contro il Liverpool per 0-2. And if a double-decker bus crashes into us …

Nella partita in casa contro il Chelsea sei scivolato goffamente e hai perso palla. Il tuo erroraccio ha permesso a Demba Ba di segnare l’1-0 e ai Blues di vincere. E a due partite dalla fine sembra tornare in discussione un campionato considerato ormai assegnato al Liverpool, dopo un’attesa durata 24 anni. Colpa tua Steve e dei due autobus che Josè Mourinho, uno di quei vincenti implacabili e odiosi, ha parcheggiato davanti al suo portiere.

 

 

that was awkward

that was awkward

I tifosi avversari si accaniscono su di te, infieriscono impietosi su quell’affannoso e inutile recupero difensivo. Internet ti fa letteralmente a pezzi. Dopo 16 anni di trionfi sono in tantissimi a volerti vedere in ginocchio. Chissà come se la ridono il dj che hai pestato in un pub di Southport e il tuo amicone Psychoche per anni ha minacciato di gambizzzarti.

 

 

 

Vedi Pjotr, la differenza è che se sei Steven Gerrard alla fine puoi sempre consolarti con quei 9 milioni di sterline che ti entrano netti l’anno. Hai sbagliato e ti dispiace molto, sicuramente. Ma diciamo che secondo me, prima o poi te ne farai pure una cazzo di ragione del tuo errore fatale, ecco.

Share Button

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>